La S sorda (o aspra) è la S presente nei vocaboli esse, sole, sasso e la sua pronuncia è indicata con la grafia s o /s/ nell´alfabeto fonetico internazionale (IPA).
Nel dizionatore, la S sorda, non essendoci una grafia differente da "s" per rappresentarla, verrà mostrata in maiuscolo ed evidenziata; quindi Sasso diventerà SaSSo.
Il suono prodotto dalla S sorda è effettivamente quello della S muta. Sembra una banalità, ma al contrario, la S sonora, produce un suono simile a una z (zdentato).
ASCOLTA COME SI PRONUNCIA LA S SORDA
Esistono regole precise che definiscono quando una S è sorda, tutte gestite dal Dizionatore, eccone alcune:
Mentre altre regole non sono gestibili tramite un´algoritmo, tra queste, la pronuncia della S quando si trova tra due vocali. In questo caso ci sono diverse correnti di pensiero sulla corretta pronuncia della S tra le vocali, soprattutto in termini come casa, cosa. Alcuni dizionari potrebbero riportare la pronuncia con S sorda mentre altri della sonora, o entrambe. Nel nord Italia, è preferita la pronuncia della S sonora, mentre nel centro/sud di quella sorda.
Quindi: come comportarsi?
La verità è che, prendiamo come esempio il caSo di caSa, sono praticamente ammesse entrambe le pronunce e non è un errore pronunciare casa con la S sonora, sebbene alcuni dizionari di riferimento riportino la pronuncia con la S sorda.
N.B. Nel dizionatore, se trovate una S non evidenziata e in minuscolo, non è sorda! Vuol dire che non è stato possibile applicare la corretta pronuncia, non potendo gestire ogni singolo vocabolo della lingua italiana ma potrebbero essere mostrati dei suggerimenti in merito.